Il volume racconta quattro storie ordinarie di progetto. Ognuno di questi progetti ha avuto l’ambizione di produrre un oggetto unico e curato nei minimi dettagli perché disegnato e costruito dalle stesse quattro mani di progettisti/costruttori all’interno di una pratica design/build. Come si può immaginare, questa ambizione si è rivelata non realistica alla prova della pratica. “Unici e ripetibili” è un tentativo di fare chiarezza, retrospettivamente, sulla tensione fra proiezione e contingenza, fra narrazioni e promesse, fra l’azione che si esaurisce nel breve tempo e i più lunghi processi di costruzione di competenza.