In questo scritto, Angelo Bucci rivolge uno sguardo attento e poetico sulla città di São Paulo e, al tempo stesso, definisce un metodo per il lavoro in architettura. Con lucidità e amore per la propria città, Bucci ne rileva qualità e criticità, guidandoci con sapienza in un itinerario lungo la sua area centrale: durante tale ricognizione, evidenzia gli elementi peculiari e significativi di São Paulo, partendo dalle sue caratteristiche geografiche e giungendo alla complessa e tumultuosa costruzione urbana. Riconosciuti elementi e relazioni, Bucci si appresta ad usarli in maniera inedita, ricombinandoli in nuove e significative proposizioni, capaci di superare le criticità rilevate. Ma se tale attività concettuale e operativa attiene ad un luogo specifico, il metodo che essa configura è invece generalizzabile, perché stabilisce un processo che parte dalla città, giunge al singolo episodio architettonico, spazio urbano o edificio che sia, e torna inevitabilmente e necessariamente alla città. E così, le premesse teoriche che Bucci illustra nei primi capitoli del libro, trovano una convincente applicazione e una suggestiva traduzione architettonica.