Il libro riscopre la figura del filosofo lucano Floriano Del Zio e la inquadra nel fervido ambiente intellettuale e politico napoletano accanto a personaggi come Bertrando Spaventa, Francesco De Sanctis e Augusto Vera, grandi filosofi di ispirazione hegeliana e di pensiero liberale, che dettero un contributo essenziale all'Unità d'Italia. Una generazione che Benedetto Croce definì “aristocrazia spitituale, galantuomi e gentiluomini di piena lealtà”. Il libro delinea l'impegno politico di Del Zio, deputato e senatore del regno, il pensiero filosofico e l'attività didattica, il profondo senso etico che ispirò tutta la sua vita. Passa in rassegna gli scritti politici e i saggi filosofici, offrendo al lettore uno strumento per comprendere il suo mondo culturale, la fede nel progresso della società e delle genti meridionali, la centralità del ruolo dell'Italia nel contesto europeo.