Questo saggio indaga su un aspetto centrale del rapporto tra Alberti e Brunelleschi, incentrato sull’architettura di Filippo e sull’impresa della cupola di Santa Maria del Fiore in particolare, recuperando i passaggi in cui Leon Battista Alberti dà prova nella sua opera di averne assimilato alcuni temi significativi e svariati spunti problematici. Un’approfondita indagine di contesto individua in modo altrettanto innovativo una fitta trama di relazioni tra l’umanista e figure variamente coinvolte nella fabbrica brunelleschiana, mettendo a fuoco i meccanismi di accesso ai documenti di cantiere. L’enigmatico rapporto col grande Brunelleschi si arricchisce di molteplici sfaccettature, comprendendo anche i non facili rapporti tra la famiglia Alberti e i quadri amministrativi della cattedrale di Firenze, qui ricostruiti per la prima volta.