“Le cose, in generale, sono indifferenti e sostanzialmente mute, se non riusciamo a sollecitarle con il nostro sguardo indagatore, il quale è sempre progettuale e racconta quasi inconsapevolmente il nostro modo di vedere.” Con queste parole e con un brevissimo racconto, Arduino Cantafora, ci introduce nella lezione di Paolo Belardi sul disegno conoscitivo legato al rilievo e al disegno dell’architettura che parte dal precetto attribuito ad Apelle “Nulla dies sine linea”, per addentrarsi in un percorso di riflessioni, anche di ambito extradisciplinare,che ci restituisce il senso attualizzato del rilievo architettonico.