Vincitore del Leone d’Oro alla Biennale di Venezia del 1996, con una installazione fatta di macerie provenienti direttamente dalla zona di Hanshin colpita dal terremoto del 1995, Katsuhiro Miyamoto è personaggio, “un po’ in contraddizione, sempre un po’ dark, sempre affascinato dalla topografia” come si legge nella puntuale introduzione di Dana Buntrock. Il libro presenta dieci lavori dell’architetto giapponese i cui nomi testimoniano la spiccata sensibilità progettuale dell’autore: Kurakuen, Sugarukarahafu, Clover house, Ship, Grappa, Between, Gather, Chushin-Ji Temple, Bird house. Considerate nel loro insieme, le opere di Katsuhiro Miyamoto sono come piccole ceramiche collezionate da un appassionato, ognuna specchio delle proprie particolarità. Alcune strutture sono sinuose e levigate, altre voluminose e ancorate, mentre altre ancora esprimono un’amorevole cura evidenziata nella loro rivitalizzazione e conservazione.