Il paesaggio invisibile raccoglie l'esito di un'indagine avviata nel 2003 sugli insediamenti informali costieri della Sicilia sud-orientale. Luoghi solo in apparenza ordinari, assimilabili tra loro soltanto se osservati con uno sguardo affrettato, essi sono pervasi da una costante incertezza e provvisorietà, eppure continuamente riadattati attraverso azioni molecolari e spontanee. L'indagine si concentra sul delicato ecosistema litorale, ricostruendo con molteplici strumenti – fotografie, testi, mappe – le tracce di un paesaggio sospeso, obbligato ad una permanente incompiutezza che oltre a definirne l'identità, ne rappresenta forse la risorsa più rilevante. La strategia progettuale si fonda sull'introduzione di un insieme di infrastrutture a piccola scala, la cui funzione è quella di attivare una nuova forma di colonizzazione, compiuta per somma di interventi minimi, pensati seguendo una strategia non deterministica, ma aperta a sostenere domande differenziate e inattese.